CURIOSITA'

38 Odessa, la Burano sul Mar Nero













37
  In questa casa di via Bolgarskaja il marmista e scultore Giustino Menzione (vedi post 23) aveva la sua bottega. Di qui uscivano le migliori lapidi della città




36
Un altro palazzo della famiglia Petrocochino, in via Marazlievskaja(vedi 30)





35
Palazzo Bonifazi, in via Ekaterinskaja




34
  Negozio "Boulevard italiano" nel Viale italiano vicino alla stazione ferroviaria



33
  Altro palazzo della famiglia Leonardi, in via Kanatnaja (vedi post 22)






32

  Un altro bel palazzo della famiglia Anatra (vedi post 21 e 27) in via Arnautskaja













31

palazzo Marmarino











30
palazzi della famiglia Petrocochino, in via Trojzka






29
  Giuseppe Garibaldi fu più volte a Odessa, la prima probabilmente nel 1831. Nella città poté trovare entusiastico sostegno tra la comunità italiana. Ottenne finanziamenti e reclutò volontari per le sue future imprese. Alexandr De Ribas (vedi storia) scrive che Garibaldi soggiornò stabilmente a Odessa negli anni Quaranta, avviando anche un piccolo commercio navale. Nelle taverne della città risuonavano spesso canti patriottici a lui ispirati, soprattutto nella "Cantina con diversi vini", situata in via Greceskaja.


28
  Durante l'occupazione rumena di Odessa, tra il 1941 e il 1944, una via della città fu dedicata a Mussolini (e un'altra a Hitler).

27


  Non fu risparmiato da Stalin nemmeno Vladimiro Anatra, figlio di Angelo, della famosa famiglia di banchieri e imprenditori odessiti di origine italiana che contribuirono significativamente allo sviluppo della città (vedi curiosità 1, 13, 21) e dell'Impero russo. Con l'accusa di appartenenza a un'organizzazione controrivoluzionaria, fu fucilato nel 1926.

  si consulti la seguente utilissima pubblicazione online:

http://books.google.it/books?id=X2FGqiDKFysC&pg=PA327&lpg=PA327&dq=angelo+anatra+odessa&source=bl&ots=FuXkSCgjQb&sig=SRp5WT5LusLk6FBL1uEftD2qgyM&hl=en&sa=X&ei=EKC4T5NjiYbiBM7jiMwJ&ved=0CFYQ6AEwAg#v=onepage&q=angelo%20anatra%20odessa&f=false


26

Palazzo Caruso, dove fu anche ricavato uno spazio per rappresentazioni teatrali






25

  Il mitico caffè Fanconi, ristrutturato, ha riaperto da qualche anno. All'inizio del '900 era uno dei caffè letterari più prestigiosi in Europa, frequentato, tra i tanti, dal maestro odessita del racconto Isaac Babel', padre letterario riconosciuto di Carver e Hemingway.
(vedi http://www.academia.edu/1237327/The_Urban_Literary_Cafe_and_the_Geography_of_Hebrew_and_Yiddish_Modernism_in_Europe

Fondatori e proprietari, due fratelli svizzeri di nazionalità italiana.
  Oggi si rivolge soprattutto a una clientela nottambula.





  





24






  Anche la gloriosa 127 della Fiat non ha volute mancare l'appuntamento con le strade odessite. Mentre di 124 e 125, versione Lada, l'ex URSS è piena, questo è uno dei rarissimi esemplari.


23

  Per una curiosia coincidenza, quello che sembra uno dei tanti negozi di scarpe italiani della città si inserisce nel sito di un pregevole portale di marmo realizzato da Giustino Menzione. Si tratta di uno scultore e marmista attivo in città a cavallo del 1900






22

  Palazzo della famiglia Leonardi, in via Pastera















21

Un altro palazzo della famiglia Anatra, in via Pushkinskaja, ex via Italiana (vedi 13)






20
 Un altro palazzo della famiglia Ralli, in via Risheljevskaja (vedi 4)



19

  Felix de Ribas, fratello del fondatore della città Giuseppe, era appassionato di botanica. Piantò i primi alberi lì dove oggi si trova il Gorsad, il giardino cittadino, e ne fece dono agli odessiti.
  (Da A. de Ribas, "Staraja Odessa", vedi Storia)

18

  E' soprannominato PALERMO un quartiere degradato di Odessa. Spesso citato come esempio da evitare.



17
palazzo Vergoti, in via Kanatnaja





16
palazzo Vernetta, in via Nezhenskaja







15

palazzo Trapani, via Grecheskaja


















14

palazzo Rossi, in via Ekaterinskaja



13
palazzo Anatra, via Greceskaja



























12




 Palazzo Petrocochino





11
Palazzo Porro, in via Gavannaja (vedi 8, 4)




10

Il 17 dicembre 2012 a Odessa c'è stato un concerto di Toto Cutugno. La sala del Muzkomedja era strapiena, come strapieni sono sempre tutti i teatri dove canta l'artista italiano. Nei paesi dell'Ex Unione Sovietica è un'autentica star. I biglietti costavano più di quelli per il concerto del celeberrimo chitarrista Paco De Lucia che si è esibito nello stesso luogo qualche giorno prima.


9

  Targa della ex Corrispondenza Diplomatica dell'Ambasciata d'Italia nella bella piazza Ekaterinskaja. Il tempo ha lasciato il suo segno.





8                                                  Palazzo Del Turco in via Ekaterinskaja









7

  Due sono i caffè dedicati al celebre compositore veneto Salieri. Uno è sulla ulitsa Lanzheronskaja..



..ed è proprio di fronte all'




Hotel Mozart....




6
Uno dei monumenti più importanti dedicati alla Ferrari è di sicuro la concessionaria di Odessa, in via Staroportofranskaja: occupa un'intera casa











primati

  Registriamo alcuni curiosi primati italiani in città:

- il primo capo della polizia fu un italiano
- italiana la prima tipografia, fondata da Giuseppe Rossetti nel 1804
- venivano dall'Italia i pomodori che per la prima volta raggiunsero le tavole odessite
- Arturo Anatra, di origini siciliane, fondò a Odessa la prima impresa aeronavale russa, nel 1911
- a Odessa fu fondato uno dei primi comitati della Società Dante Alighieri, nel 1899
- dall'Italia provenivano i primi alberi di acacia piantati in città
- italiana la prima Accademia delle Belle Arti, fondata nel 1865
- fu redatto a Odessa dal professore Domenico De Vivo il primo dizionario italiano-russo
- Alessio Trapani fu tra i fondatori della prima agenzia turistica in Russia, nel 1890 (si veda, nr. 15, Palazzo Trapani)

4
  L'unica vera via monumentale della città è ulitsa Pushkinskaja, così chiamata in onore del grande poeta che soggiornò a Odessa per un anno, nel 1823. Prima si chiamava Ital'janskaja ed era abitata soprattutto da facoltose famiglie italiane che avevano un ruolo nevralgico nello sviluppo della neonata città. Nel centro cittadino molti sono i palazzi che le ricordano. Qui sotto il palazzo Ralli, al civico 7 di via Pushkinskaja




       

    
    














3




De Ribas, chi era costui?
  Come Di Capua (vedi curiosità 2) il fondatore della città era un napoletano. Giuseppe De Ribas, suddito napoletano di origine spagnole, si mise a servizio dell’Impero russo e ne guidò le flotte navali. Riportò vittorie determinanti nelle battaglie contro i turchi e fondò, per decreto di Caterina II, la città di Odessa. Nacque a Napoli nel 1749 e visse in quella che allora non era ancora un'Italia unita fino al 1769
Ebbene, su wikipedia De Ribas è: 

un ammiraglio russo nella versione inglese

nobile spagnolo d’origine e militare russo nella versione russa


marinaio ispano-russo nella versione spagnola

un ammiraglio dell’Impero russo di origine spagnola nella versione francese

un ammiraglio russo nella versione italiana (la più scarna, con un paio di righe a lui dedicate)

Il nipote, Alexander De Ribas, nel libro Staraja Odessa, dice che Giuseppe De Ribas fu "italiano-napoletano, spagnolo solo di origine."

Il busto che lo ricorda all’inizio della via Deribasovskaja lo chiama “fondatore della città”, senza aggiungere altro. E’ un busto quasi patetico per dimensioni e posizione. E’ stato collocato nel 2000.

2
 La celeberrima canzone "O sole mio" fu composta da Eduardo Di Capua a Odessa. L'artista napoletano stava tenendo concerti in giro per il mondo quando, in occasione di una sosta nella città sul Mar Nero, scrisse la musica di un testo che gli era stato dato dall'autore Giovanni Capurro.






1


Nel Giardino Municipale, il Gorsad, all'angolo con la Deribasovskaja, c'è una statua che ricorda un grande personaggio odessita: Sergej Utochkin.







Fino a poco tempo fa, accanto alla statua e alla targa commemorativa, c'era un caffè-ristorante chiamato "Pizzalato", con un bell'aeroplano in evidenza.





















Utochkin fu arditissimo sportivo e pioniere a livello nazionale e internazionale in moltissime discipline come l'automobilismo, il motociclismo, la boxe, la lotta. Ma furono due le grandi passioni di Sergej: il ciclismo, nel quale fu campione di Russia e gareggiò su palcoscenici di livello internazionale, e l'aviazione. Fu il secondo uomo a salire su un aeroplano in Russia e un instancabile sperimentatore.
La sua vita fu segnata da gravi lutti e problemi di salute. Per ironia della sorte, la moglie lo lasciò per un italiano, Arturo Anatra, il fondatore del primo aeroclub russo a Odessa (la fabbrica esiste ancora oggi). Tradotto in italiano, Utochkin suona Anatroccolo...
La sorella del grande russista Leone Ginzburg, la cui famiglia era appunto di Odessa, ricorda di avere conosciuto Arturo Anatra (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/06/30/mio-fratello-leone-ginzburg.html).
Da qualche mese, al posto del vecchio caffè, c'è un altro locale che ha pensato, almeno nel nome, di ricordare l'Italia...

http://www.stammering.ru/2010/07/sergey-utochkin.html

Nessun commento:

Posta un commento