L'italiano che avanza. PAROLE. Pagina dedicata agli italianismi che troviamo nella lingua di Odessa e, più in generale, nel russo di oggi. Testimonianze lessicografiche e fotografiche raccolte soprattutto nel mondo della moda e della ristorazione.
venerdì 18 dicembre 2015
lunedì 30 novembre 2015
lunedì 23 novembre 2015
domenica 23 agosto 2015
giovedì 20 agosto 2015
lunedì 17 agosto 2015
sabato 15 agosto 2015
L'italiano che avanza. PAROLE. Pagina dedicata agli italianismi che troviamo nella lingua di Odessa e, più in generale, nel russo di oggi. Testimonianze lessicografiche e fotografiche raccolte soprattutto nel mondo della moda e della ristorazione.
O l'italiano che torna?
"...la corrispondenza del porto, i controlli doganali e le operazioni di commercio venivano tutti condotti in italiano, la lingua franca della costa del Mar Nero fino alla fine del 19. Secolo.
"...la corrispondenza del porto, i controlli doganali e le operazioni di commercio venivano tutti condotti in italiano, la lingua franca della costa del Mar Nero fino alla fine del 19. Secolo.
Solo nel 1853 la colonia italiana di Odessa iniziò a disgregarsi a causa del ritorno in patria e della crescita dell’Impero Russo. Le famiglie chiave sul campo erano Ralli, Gerbolini, Rocco, Gorini, Zafiri, Trabotti, Porro, Rossi e Gari. L’intero Impero Russo beneficiò dell’ultima colonia italiana di Odessa.
I primi coloni italiani mutarono radicalmente il corso culturale di Odessa per i secoli a venire. La lingua italiana rifletté non tanto la situazione demografica, quanto piuttosto il potere politico, economico, sociale e culturale di cui i coloni italiani godettero sin dalla fondazione di Odessa. Tutte le posizioni chiave nel settore bancario, nella navigazione, nell’amministrazione postale, nelle spedizioni marittime e nelle diverse industrie erano detenute da italiani.
La lingua italiana prevalse non solo nel commercio e nel mondo degli affari, ma sarebbe stata l’idioma preferito nei saloni aristocratici, all’Opera, nelle scuole e per strada. Nello specifico russo di Odessa le tracce dell’italiano rimangono addirittura oggi..."
Questo un estratto, da noi tradotto dall'inglese, dell'approfondita ricerca della semiologa Anna Makolkin (vedere la pagina "storia").
mercoledì 29 luglio 2015
lunedì 27 luglio 2015
storie 4. del 01.05.2015
Con la bella stagione sono apparsi i simpatici trenini elettrici che portano i turisti per il centro della città. In una bella giornata di sole ci sono salito davanti al ristorante Porto Bello. Come le guide cartacee, anche quelle umane che illustrano le bellezze di Odessa hanno rimosso buona parte del passato cittadino. Giuseppe Deribas è uno spagnolo tout court e sul lungomare l'architetto Francesco Boffo (che l'ha in gran parte disegnato) non viene nemmeno menzionato. Neanche di fronte alla celeberrima scalinata Potemmkin, la sua opera più famosa.
244. l'italiano che avanza del 22.04.2015
Un rinomato ristorante odessita ha dedicato una settimana alla cucina italiana. Nel redarre il menu si è superato. Tra gli altri piatti troviamo:
polo tenero
tortino di miale
insalato con tonno
sopprassato di polo
arista di miale
costole saporito
peposo di Aldo
pappardelli spezzatino
storie 3. del 07.04.2015
Nelle sue memorie, pubblicate da Alexandr Dumas, Giuseppe Garibaldi racconta come Odessa fu la prima città raggiunta nei suoi viaggi fuori dall'Italia. Vi incontrò una vivacissima comunità italiana dove poté reclutare uomini e raccogliere mezzi finanziari per le imprese che portarono all'unità del Paese. Nella città sul Mar Nero era popolarissimo. La sera, nelle taverne, dopo abbondanti libagioni, risuonavano i canti patriottici dedicati all'eroe dei due mondi. In una mescita di via Grecheskaja in particolare, la Cantina con vini diversi, a spettacolo finito confluivano gli artisti dell'Opera. Vi scorrevano fiumi di ottimo rosso e vi si sfidavano le migliori ugole della città.
Oggi, presso l'Università Mechnikov, il centro linguistico porta il nome dell'eroe(vedi la pagina "lingua").
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