domenica 26 luglio 2015

1. storie italiane

  Così si presenta il nuovo Teatro dell'Opera e del Balletto, dopo che l'edificio costruito da Frapolli venne distrutto in un incendio nel 1871.


  Nell'Ottocento vi si esibivano le migliori compagnie italiane che per mesi risiedevano in città: cantanti, attori, musicisti, imprenditori, ballerini.
  Il grandissimo scrittore Isaak Babel' dedica un suo racconto a un attore siciliano: "Di Grasso". La sera della prima c'è pochissimo pubblico ma l'attore tragico si produce in un'esibizione talmente pirotecnica e focosa che il giorno dopo lo spettacolo è sulle prime pagine di tutti i giornali. Tutta Odessa è alla disperata ricerca dei pochi biglietti rimasti che Babel', per l'occasione bagarino, vende con gran piacere. Arrivano tutti, dal Console italiano ai più sfaccendati tra gli studenti fuori corso. Il Di Grasso, travolto dal proprio successo, si produce in mirabolanti interpretazioni di Re Lear, Otello, Morte civile e Pane altrui. Cola pathos e si spezzano cuori. Vi assiste anche la moglie del padrone di Babel' e organizzatore dello spettacolo, Kolja Schwarz, la quale esce dal teatro piangendo come un vitello e biascicando al marito interdetto: "Vagabondo, lo vedi ora cos'è l'amor..."

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